Nell’omonima località, sulla collina di Capaccio, affacciata sui templi di Paestum, si estende un’area di quindici ettari, in un territorio ricco di straordinarie testimonianze storiche ed archeologiche.
Il sole, la pietra, gli alberi, e soprattutto il mare. Sono quattro gli elementi che raccontano la storia di due dimore dall’atmosfera incantevole, circondate da ginestre e vecchie querce: Il Cannito.
A pochi chilometri da Paestum e dal mare del Cilento, Il Cannito è composto da due antichi corpi in pietra, restituiti alla loro bellezza attraverso un recupero effettuato con tecniche ispirate ai principi della bioarchitettura: materiali ecocompatibili, individuati dopo un’attenta selezione che è riuscita a riprodurre lo stile originario, tipico di una civiltà rurale quasi del tutto scomparsa.
Le due suggestive abitazioni sono immerse in una folta macchia mediterranea composta da querce, elici, mirti, ginepri, olmi: una miscela di colori e di odori che esalta la bellezza incontaminata di luoghi cari ai greci e romani.
Così mentre l’interno è stato trasformato in un contemporary space, grazie ai materiali ed ai pezzi di design, all’esterno troviamo autentici spaccati di storia, in cui gli archeologici hanno stimato la presenza di un cenobio basiliano, dove operavano dal settimo al dodicesimo secolo, monaci di rito greco-orientale.
Appena giunti a Il Cannito si ha subito la sensazione di un ambiente ospitale, confortevole, piacevole da vivere. Travi, pavimenti in cotto artigianale e pietre antiche a vista, come la pietra calpazio, rendono Il Cannito carico di un’atmosfera sospesa tra memoria e comfort all’avanguarda.
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